mercoledì 22 febbraio 2012

Leader Tutorial: Come costruire ogni tipo Cavetto


di Marco Fiorini 

Il vademecum definitivo per apprendere passo passo tutte le nozioni per autocostruire i propri cavetti a cui noi affidiamo l'incolumità dei nostri amati Lucci. Una paronamica dettagliata dalla minuteria più affidabile  ai materiali più sicuri presenti in commercio ai metodi di costruzione più affidabili per i nostri terminali!








È strano come molti  di noi curino nei minimi dettagli la scelta di mulinelli , canne da pesca  o le ultime novità del mercato in fatto di esche artificiali .Sicuramente questi particolari sono alla base di una perfetta attrezzatura e non vanno trascurati. Purtroppo  ho visto “anglers”  spendere montagne di soldi per questi articoli e affidare i propri successi  a  girelle , moschettoni   e  cavetti di pessima qualità.
“Chi fa da se fa per tre” …. Cosi’ recita un antico proverbio popolare e nella scelta del  terminale calza a pennello. Spesso i cavetti  in commercio sono prodotti industriali su larga scala i test di tenuta avvengono per campioni  e non tutti sono all’altezza delle situazioni.  La miglior soluzione è auto costruirli considerando che la maggior parte dello stress  generata da un combattimento grava  su piccoli particolari ma molto importanti .Vediamo di esaminarli accuratamente  e in modo chiaro.

Le girelle o swivels : Ne esistono di diversi modelli ma le più utilizzate sono  le Ball Bearing a cuscinetto e le Crane  a barilotto semplice.
                                                      

             BallBearing    swivels                                           Crane swivels

                                                                                                       











 Le prime sono indubbiamente le migliori  , sono più fluide nella rotazione e più indicate per  recuperi di artificiali  rotanti come gli spinner  ed altre esche in grado di "twistare"  spiacevolmente la treccia. Le altre sono preferibili come semplice organo di giunzione tra treccia e terminale ma fanno comunque il loro “sporco  lavoro” .  Non  sottovalutate  mai  la scelta delle girelle  prendete le migliori con un adeguato carico di rottura o affidatevi all’esperienza  . Berkley  ,Yo-zuri,Streangeasy  ,Sampo, Smiti’s  solo per citarne alcune tra  le migliori.

I moschettoni o snaps    : come per le swivels  ne esistono molteplici  ma ritengo che i modelli migliori per realizzare un buon terminale siano le Coastlock ,le Double-lok  o cross-lok e le Stay-lok.
                                                                    
Coastlock                                            Double-lok                              Stay-lok





I vari modelli si equivalgono ma personalmente  preferisco gli stay-lok  perché l’archetto di chiusura passa all’interno di un anello aumentandone la sicura in caso di apertura. In alcune occasioni, anche se con percentuali molto basse ,  le coast-lok e le double-lok in caso di mangiate lunghe sul cavetto possano aprirsi. Per  risolvere il problema  è consigliato inserire un tubicino lungo il cavetto e calzare il moschettone una volta inserito l’artificiale.

Passiamo ora alla realizzazione dei diversi cavetti terminali cominciando ad elencare gli attrezzi utili e o indispensabili per la perfetta esecuzione dei leaders. Il primo accessorio è un morsetto , tipo da costruzione  con una buona potenza di serraggio. Una tronchese o cesoia per il taglio dell acciaio,una forbice,un accendino ,pinze da chirurgo autobloccanti ,cutter  pinza a becco tondo e attack.






 







Terminale in fluorocarbon : Molto in voga in questi ultimi anni, commercializzato con l'idea di avere un prodotto "stealth", per dirla all'americana, ovvero un prodotto invisibile dato che il suo indice di rifrazione della luce è molto simile a quello dell'acqua. Tralasciando questo aspetto che lascia il tempo che trova con per la pesca del luccio, il Fluorocarbon è un materiale molto discusso in questi ultimi tempi perchè non da una sicurezza totale al taglio sopratutto in diametri sottodimensionati, quindi utilizzate sempre materiale di partenza che sia Fluorocarbon 100% (molto più resistente all'abrasione del Nylon) , quindi non "coated" ovvero semplice Nylon ricoperto di Fluorocarbon o addirittura semplice Nylon (Mono o Hard Mono) di grosse dimensioni. Utilizzate sempre diametri superiori al 1mm (100 lb ), con preferenza dei 120/130/150/180 lb come carichi di rottura dichiarati. Il FC di ottima qualità ha costo molto elevato e data la sua maggior difficoltà nel lavorarlo non lo consigliamo ai neofiti. Dato che viene largamente utilizzato è giusto che si sappia in che modo è oppurtuno maneggiarlo. Ogni dettaglio fa la differeza per questo vi mostrerò i due metodi per costruirli. Il primo metodo a nodo e il secondo a crimpatura.

Terminali a nodo:

Si comincia col fissare il moschettone sul morsetto , si passa un estremità  del  fluorocarbon all’interno e si esegue un nodo interno   con l’aiuto di un tubicino forato  effettuando 3 /4 avvolgimenti su di esso per poi passarlo all’interno del foro.( foto 1-2-3-4) Una volta eseguita l’operazione si sfila il tubicino e si procede a serrare il nodo avendo l’accortezza di bagnarlo per facilitarne lo scorrimento. Ora si taglia l’eccedenza  e con l’aiuto di una fiamma si procede a vulcanizzarne l’estremità formando una semisfera .(foto 5-6-7).Questa operazione oltre che a bloccarne lo scorrimento impedisce che lo il taglio vivo del fluorocarbon possa in qualche modo tagliare la treccia .A questo punto il nodo sul moschettone è terminato ed è sufficiente eseguire la stessa operazione dal lato girella Personalmente utilizzo questo tipo di cavetto per la pesca coi Jerk   trovo quindi  inutile   montare le girella che ,appesantendone l’estremità ,spesso provoca l’appiglio delle ancorette  sul cavo. In alternativa eseguo un nodo  albrigth  a 10/12 spire chiuso con l’applicazione di una goccia di colla e ricordate sempre di  bruciare l’estremità del fluoro(foto 8-9-10-11).. Per la misura del cavetto in fluorocarbon non scendo mai sotto ai 45cm e il diametro va  dalle 110 alle 180 lb , piu si sale più e consigliato crimpare a causa della rigidità del filo ma per le sezioni sui 110 lb il nodo è insuperabile. Questo collegamento permette inoltre di passare all’interno dell’apicale senza danneggiare la pietra ,inconveniente che a volte succede con l’uso della girella.

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Terminale a Crimpatura :
La seconda opzione per realizzare i leaders in fluoro è la crimpatura .Il procedimento è  semplificato se paragonato al sistema a nodi , ma se mal eseguito può presentare cattive sorprese . Per eseguire la crimpatura è necessario usare  gli oval barrel  o meglio ancora i Double barrel  di diametro idoneo e  l’apposita pinza del tipo "cup to cup" che presenta due concavità in entrambe i lati delle ganasce ( vedi foto seguenti ). Non fidatevi di attrezzi improvvisati o di errate pinze crimpatrici, come le " point to cup" da utilizzare solo con i barrel singoli a sezione rotonda, spesso sono causa di schiacciature del fluoro ed indeboliscono notevolmente la portata .

Double Barrel                                                            Oval Barrel



















Per realizzare il cavetto si comincia col passare il  filo in FC nell’apposito Barrel ( connettore doppio in acciaio sul quale si effettua la crimpatura) , infilare il capo nel moschettone  e ripassare all’interno del barrel (1/2). Ora , con l’aiuto di un accendino , si arrotonda l’estremità del FC creando così una sorta di "testa di spillo" che nel malaugurato caso che il fluoro scivolasse all'interno della crimpatura non passi nella strozzatura creata dalla pinza (3), evitando così che l'asola si apra. Successivamente si avvicina il barrel al moschettone fino a creare l’asola adeguata e si effettua la crimpatura (4). Attenzione però, questo è una fase cruciale, la pinza al momento della crimpatura deve schiacciare il barrel nella parte centrale lasciando le estremità leggermente aperte. In questo modo il barrel non rischierà di recidere il fluro nella zone in cui l'asola è ha contatto con lo stesso. Una crimpatura corretta porta a far assumere al barrel la caratteristica forma a clessidra, stretta in mezzo e più larga ai lati. La stessa operazione si esegue dal lato girella. A vostro piacimento la scelta di agiungere una guaina termostringente a coprire barrel e asola, con l'unica ma importante accortezza di non usare una fimma libera per far aderire la guaina. Infatta la fiamma viva potrebbe rovinare il nostro FC a nostra insaputa, indebolendone inevitabilmente la struttura.Usate fonti di aria calda o vapore. Infine consiglio sempre di utilizzare FC con diametri superiore al 100 per evitare che l’acciaio del moschettone recida il FC nei punti di contatto. È possibile; prima della crimpatura calzare  un tubicino nell’asola  del FC che ne aumenterà la frizione e la tenuta al taglio. 


Pinza del tipo "cuo to cup" con il corretto posizionamento del barrel

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Terminali in Monowire :  Questa topologia di cavetti è tra le più utilizzate primo perché  facile da costruire ,secondo per l’ottimo rapporto spesa /qualità. Si comincia col fissare il moschettone al morsetto ,si passa successivamente il monowire all’interno di esso e lo si “Twista” sul cavetto stesso per  4/ 5 giri ( l’acciaio è sottile  e più giri bisogna eseguire) . Al termine dell’operazione si taglia l’eccedenza e si ricopre la twistatura con un tubetto di termoretraibile .La stessa operazione si effettua dall’altro capo facendo un attenzione ad infilare la termoretraibile prime delle operazioni di twistatura.Non è fondamentale in serire la girella , e possibile creare un loop utilizzando le pinze a becco tondo sul quale si legherà l treccia . Anche la termoretraibile non è indispensabile ma io la consiglio sempre per ricoprire gli spigoli che potrebbero danneggiare la treccia .Inoltre,calzando parte del moschettone, si diminuiscono punti di snodo agevolandone la pesca soprattutto se si utilizzano Jerkbait.Per la scelta del Monowire consiglio di non scendere al disotto delle 100 lb i migliori a mio parere sono il tooth-prof  (American fishing wire), Malin Seven Strand.








Terminali in Multiwire: I cavetti in acciaio multi fili  sono tra i più popolari , forse perchè i più datati ma  non per  questo da eseguire con superficialità. Vediamo insieme come procedere. Personalmente utilizzo il diametro 65 Lb e solo in casi specifici mi discosto da tale misura. Si procede col passare l’estremità  due volte all’interno dell moschettone , si serra il loop e si formano diversi avvolgimenti ( circa 5 )sul cavetto stesso. Ora si recide l’eccedenza coi tronchesi, si mette una goccia di colla sul twist e si ricopre il tutto con la solita termoretraibile e si scalda il tutto quanto basta.La stessa  operazione si esegue sul lato girella ricordando di inserire in precedenza il tubetto di guaina , come per gli altri casi non è necessario utilizzare la girella ma è opportuno usare un ring saldato in alternativa per la successiva connessione alla treccia. Come per il monowire sono facili da eseguire e dal costo ridotto , personalmente sono quelli che uso più spesso in quanto difficilmente si piegano in modo irrecuperabile e si prestano a molteplici tecniche di pesca.










                
Terminale in Titanio : Tra gli ultimi ritrovati della tecnologia  ,in qualità di materiali , va menzionato il Titanio. Estremamente robusto a diametri piccolissimi permette l’eseguzione di cavi sottili ed estremamente performanti, con unico punto a sfovore è il costo abbastanza elevato di tale materiale. Per  la costruzionedi questi cavetti  si utilizza il metodo della crimpatura utilizzando i single barrel e la pinza del genere "Point to Cup". In questo caso con la pinza andremo ad esercitare la pressione su tutta la lunghezza del barrel , diversamente dal Fluorocarbon in cui non dovevamo esercitare la pressione ai lati del barrel ora andremo con cura a strozzare questa parte evidando così lo slittamento del titanio all'interno del corpo cavo. Cerchiamo di mantenere i due capi dell'asola che passano all'interno del barrel ai due lati del solco provocato dal "dente" della pinza, in modo che ci sia linearità tra l'asola e il terminale stesso. Personalmente, dopo la crimpatura , aggiungo 3/4 giri twistati  ricopro il tutto con la termoretraibile o aggiungo sugli avvolgimenti una goccia di super colla. Questi  cavetti  sono praticamente eterni  se utilizzati in pesca.

Pinza crimpatrice del tipo "point to cup"
























 Terminale in Termosaldante : IL cavetto termosaldate è stato forse uno dei primi materiali utilizzati per i cavetti ma con l’avvento di nuovi mercati e stato nettamente superato dai materiali sopracitati. Personalmente non lo consiglio mai a chi si dedica alla ricerca del luccio , tuttavia mi permetto di consigliarlo a coloro che pescano BlackBass  in posti con forte presenza di Lucci. Non sarà sicuramente la presenza del cavetto a diminuire le catture ma sicuramente perderete meno esche e a maggior ragione non comprometterete la sopravvivenza già dura dei Lucci. Ma vediamo come costruire al meglio un cavetto in termosaldante . La prima cosa da fare è passare il cavetto nel moschettone  creare due nodi semplici (1 e 2) . Successivamente si passano i nodi all’interno del moschettone serrando il loop sul moschettone (3). Si procede ad avvolgere su se stesso il cavetto per alcuni giri ed infine si scalda a fiamma,  nodi inclusi, facendo attenzione a non bruciare la plastica termosaldante . Alla fine dell’operazione si otterra un loop completamente termosaldato che in caso apertura  della twistatura garantirà comunque un alto carico di rottura. La stessa operazione sarà eseguita su lato girella oppure è possibile collegare direttamente il cavetto alla linea con un nodo Crystal-knot oppure l albrigth ( Video Cristal Knot ) mantenendo inalterata la linearità tra linea e finale consentendo di pescare in heavy cover senza incagli.
          
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Nodi di giunzione:  In presenza di occhiello esistono diversi nodi per collegare il terminale alla treccia , partendo dal semplice clinch knot , improved clinch , uni knot, palomar al bimini etc. etc .Personalmente trovo estremamente versatile e di ottima tenuta in nodo ad asola doppia .






















Considerazioni importanti:
Mai pensare che un cavetto sia abbastanza lungo , non scendete  mai sotto ai 40 cm se potete state abbondanti ( nei limiti dell’intralcio dettato dalla lunghezza della canna ). Anche sul diametro non lesinate, non pensate che un grosso cavetto sia sinonimo di cappotto , se il Luccio si accorge del terminale,si accorge ancor prima delle ancorette o che l’esca è fasulla. Non usate spilt  ring per collegare le girelle ma solo solid ring  e provate sempre un cavetto   sottoponendolo ad una trazione di almeno una ventina di chili prima di usarlo perchè ,anche nei migliori prodotti, esistono i difetti. Se notate una lesione sul terminale c’è solo una cosa da fare: sostituirlo! Nella costruzione dei cavetti  scegliete  prodotti di qualità non affidate l’esito delle vostre pescate ad articoli da risparmio. Usate sempre criterio nella scelta dei libraggi dalla minuteria fino al terminale stesso. Il libraggio di questi deve essere superiore a quello del filo che abbiamo in bobina. Ad esempio se montiamo un trecciato da 80 lb (utlizzate sempre libraggi importanti minimo 65 lb) non ha senso utilizzare minuteria di libraggio inferiore (anche per il rischio di perdere tutto in caso di incaglio)  ci deve essere proporzionalità tra i componenti e il filo stesso, non c'è motivo di montare un moschettone da 300 lb se poi il terminale regge 30 lb. Solo in questo modo avremo la certezza di pescare con un'attrezzatura dimensionata e sicura.